Elogio alla debolezza

Nel mondo che ci circonda essere deboli non è un vanto, ma piuttosto qualcosa da evitare. Far vedere la propria forza, fisica o intellettuale, è un mezzo per avere successo con gli altri.

Molte persone nella Bibbia invece sono state deboli o hanno attraversato momenti di debolezza.

Vediamo insieme qualche esempio.

  • – Giuseppe, il figlio amato di Giacobbe, quando è stato venduto dai fratelli e poi ingiustamente incarcerato in Egitto (Genesi 37)
  • – Sansone, un uomo a cui Dio aveva dato una forza straordinaria ma che finì incarcerato e accecato nella prigione dei Filistei (Giudici 13-16)
  • – Daniele e i suoi amici che videro più volte la loro vita in pericolo a causa della loro fede
  • – Giobbe, che si trovò in mezzo ad una prova terribile (in poco tempo perse tutti i suoi avere, i figli, il rispetto della moglie e la sua salute) senza nemmeno sapere perché.
  • – Geremia che fu incarcerato perchè portava un messaggio da parte di Dio (Geremia 19)
  • – Giovanni Battista quando fu incarcerato e poi ucciso perchè diceva la verità (Matteo 14)
  • – Stefano, il primo martire della cristianità. Quando fu ucciso, i farisei pensarono di essersi sbarazzati di un bel problema e di aver dato un bel colpo a coloro che poi sarebbero stati chiamati in futuro ‘cristiani’ (Atti 7)
  • – Paolo che era chiamato a lavorare per il Signore nonostante i problemi di salute
  • – Gesù, che subì un processo farsa e venne condannato ingiustamente (Giovanni 18:36)

L’elenco potrebbe continuare con molti altri personaggi. Tutti costoro hanno attraversato un momento della vita in cui sono stati deboli. In alcuni casi si è trattato di un periodo più o meno lungo, in altri casi si è trattato di andare incontro alla morte per mantenersi fedeli al messaggio che portavano.

Dal punto di vista umano tutte queste persone sono dei perdenti in quanto hanno perso la loro vita, oppure chi ce l’aveva con loro è riuscito a sopraffarli. Per non parlare di Gesù (leggi Giovanni 11:49-50). Tutte queste persone sono dei perdenti per il mondo perchè sono state DEBOLI.

Ma cosa dice Dio in merito alla debolezza? Come risponde Dio quando qualcuno nella Bibbia, gli ha chiesto di liberarlo dai problemi che aveva?

In 2 Corinzi 12:9 è scritto: “La mia grazia ti basta perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza.” La debolezza agli occhi di Dio è un valore che gli permette di lavorare in noi. In 2Corinzi 12:10 Paolo scrive: “per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché quando sono debole allora sono forte.” Quando siamo deboli, quello è il momento in cui ci lasciamo andare fra le braccia di Dio, quello è il momento in cui smettiamo di camminare con le nostre gambe e lasciamo che sia Dio a portarci, quello è il momento in cui impariamo a dipendere a Dio. La vita cristiana passa sempre per dei momenti di difficoltà e debolezza. Questo è il modo che Dio ha scelto per raffinare la nostra fede. In 1 Pietro 1:6-7 è scritto: “Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria, di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.”

Ma in questa vita possiamo guardare a Dio e ringraziarlo perchè conosciamo come andrà a finire la nostra storia se abbiamo creduto in Lui. La storia di Gesù non si è conclusa con la sua morte. I suoi nemici non hanno trionfato uccidendolo, non si sono liberati di lui quando è stato sepolto. PERCHE’ E’ RISORTO! La debolezza di Gesù è stata momentanea e nemmeno la morte ha potuto trattenerlo. E questo è anche il futuro di chi ha riposto la sua fede in Gesù e lo ha accettato come suo personale Salvatore. Non si tratta di un merito ma è l’espressione della grazia di Dio nei nostri confronti. Quindi se ci troviamo nella prova, sappiamo che finirà. Se ci troviamo nella gioia, potrebbe finire

anche lei perchè non possiamo conoscere il nostro domani. In entrambi i casi possiamo lodare il Signore perchè Lui è l’unico punto fermo della nostra vita e la nostra forza.

Possiamo lodarlo perchè sappiamo che ci attende un’eternità gioiosa alla Sua presenza.

Possiamo ringraziarlo perché le cose belle o le cose brutte che viviamo qui non sono nulla se confrontate con la dimensione dell’eternità alla presenza di Dio.